I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono caratterizzati dalla presenza di grossolane alterazioni del comportamento alimentare, a volte associate a una percezione alterata del proprio corpo e delle sue forme, percezione corrispondente alla sensazione di essere grassi, brutti e socialmente poco amabili.
I principali disturbi del comportamento alimentare sono l’anoressia e la bulimia nervosa, ma esistono molte altre forme di alterazione della condotta alimentare (disturbi del comportamento alimentare non altrimenti specificati) che si possono ricondurre a problematiche di tipo psicologico e che costituiscono fonte di disagio e malessere per l’individuo.
L’anoressia nervosa è caratterizzata dal rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra del peso minimo normale, mentre la bulimia nervosa è contraddistinta da ricorrenti episodi di abbuffate. Spesso questi disturbi portano dall’adozione di mezzi inappropriati per controllare il peso corporeo, come il vomito autoindotto, l’uso di lassativi diuretici e/o altri farmaci, il digiuno, l’attività fisica praticata in maniera eccessiva.
L’obesità non è da ricondurre necessariamente a un DCA, infatti la sua eziologia può non essere legata a fattori di origine psicologia; tuttavia molto spesso è causa di disagio fisico ed emotivo, con associate componenti di malessere psicologico, a volte molto rilevanti. Di fatto nell’obesità entrano in gioco fattori biologici, comportamentali e sociali, che interagiscono attraverso la mediazione fisiologica dell’introito calorico e del dispendio energetico.
Per intervenire su questa condizione è quindi necessario agire sul cambiamento di alcuni aspetti dello stile di vita; questo è un obiettivo piuttosto complicato da raggiungere, perché le abitudini di vita si sono radicate nel corso degli anni e hanno un grande impatto sulla sfera psicologica.
Inoltre i DCA, e spesso l’obesità, sono dovuti alla mancanza di una buona identità corporea, vale a dire alla capacità di percepire e dare un adeguato significato alle sensazioni (di piacere e di dolore) e ai bisogni provenienti dal proprio corpo.
È facilmente intuibile che ciò implica la necessità di un lavoro psicologico molto profondo e impegnativo, che è possibile attuare solo attraverso l’aiuto di uno specialista.